Porta Massini

  • Lungo il versante orientale del centro storico di Asciano si trovano i resti dell’antica Porta della Pieve, in passato chiamata anche Porta Massini e, nell’Ottocento, Porta Lauretana o Porta per Loreto, per la sua posizione lungo il tracciato della Via Lauretana.

  • Ciò che resta

    L’edificio originario venne gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale e oggi se ne conservano solo alcune porzioni murarie: lo stipite destro, una mensola d’imposta e parte della ghiera dell’arco, con conci in travertino ben squadrati, su cui si notano ancora i segni degli strumenti tradizionali da taglio, come il nastrino e la martellina dentata.

  • Le epigrafi

    Alcune epigrafi che un tempo erano inserite nella struttura sono state successivamente trasferite nel tratto murario adiacente (denominato CF 1.15).

    Tra le epigrafi superstiti, si trova anche una lapide molto più antica e quasi illeggibile, che documenta l’antichità del sito e ne arricchisce il valore storico.

    Il nome “Porta Massini” si deve probabilmente a una famiglia che risiedeva nelle sue vicinanze o aveva avuto un ruolo nella gestione o ristrutturazione della struttura.

  • La statua di Sant'Agata

    Il 5 febbraio 1952, in occasione della festività della Santa patrona di Asciano, si tenne una celebrazione straordinaria che culminò con l’inaugurazione della statua in marmo di Sant'Agata, posta sul troncone dell’arco della porta distrutta. La statua domina ancora oggi il principale accesso al paese, divenendone simbolo visivo e spirituale.

    L’opera fu commissionata dal proposto Sadotti e realizzata dallo scalpellino Luigi Rossolini, per conto della Società Paradiso di Serre di Rapolano. Il modello in gesso, da cui fu tratta la scultura, era stato precedentemente creato da Giovanni Magi, nipote del noto scultore Luigi Magi.

  • Dove
    Piazza della Basilica, Asciano (Siena)

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