Oratorio del Sacro Chiodo
Addossato al circuito murario medievale, l’Oratorio del Sacro Chiodo si trova accanto all’antico cimitero della Basilica di Sant’Agata, all’interno di una torre fortificata trasformata in edificio religioso nel XVII secolo. Un luogo suggestivo e appartato, carico di spiritualità e memoria collettiva.
Storia
Nel 1603 fu istituita in questo spazio la compagnia laicale delle Santissime Stimmate di San Francesco d’Assisi, che presto assunse anche il titolo del Sacro Chiodo, dando così il nome definitivo all’oratorio. Nei secoli successivi, la compagnia si dedicò in particolare alla preghiera per le anime del purgatorio, pratica molto diffusa nella devozione popolare del tempo.
Architettura
L’edificio conserva la struttura imponente di una torre con base scarpata, probabilmente realizzata in epoca post-medievale come parte del sistema difensivo. Sul lato occidentale si riconosce una bocca da fuoco murata, mentre l’intero paramento in pietra presenta inserti in laterizio, testimonianza di una probabile intonacatura esterna coeva alla sua conversione in luogo di culto.
Nel corso del tempo l’oratorio fu abbassato per motivi strutturali, come documenta una concessione del Comune del 1779 su richiesta della confraternita. Nonostante le modifiche, conserva ancora oggi il suo fascino austero.
Arte
All’interno si trovava un tempo un altare con una tela raffigurante la Crocifissione con la Vergine, San Francesco e Sant’Agata, attribuita a Bernardino Mei (1612–1676), oggi esposta al Museo di Palazzo Corboli. La lunetta sopra il portale era decorata da una pittura murale con la scena delle Stimmate di San Francesco, ormai perduta già nell’Ottocento.
L'oratorio oggi
Oggi l’oratorio è proprietà della Confraternita di Misericordia di Asciano, che ne custodisce la memoria e l’identità spirituale. Sebbene spesso chiuso al pubblico, resta un luogo emblematico della storia religiosa e urbana del borgo: una chiesa ricavata in una torre, dove si intrecciano fede, arte e architettura militare.