Piazza del Grano
Nell’anno 1470 la Repubblica di Siena finanziò la realizzazione di questa candida fontana, posta nell’antica piazza detta “di mercatale” perché era proprio qui che si svolgevano i ricchi mercati.
L’opera fu commissionata allo scultore Antonio Ghini, che tra l’altro realizzò anche una splendida acquasantiera per la chiesa di San Lorenzo, oggi conservata all’interno del Museo Palazzo Corboli.
Questa fontana presenta una vasca a forma quadrilobata (composta cioè da quattro semicerchi disposti a croce, intervallati da spigoli regolari), tipica dell’arte e architettura gotica.
Nelle pareti esterne della vasca sono scolpite allegorie del vivere civile, come ad esempio il simbolo della concordia, rappresentata da due braccia incrociate, la costanza, raffigurata in forma di chiocciola, e l’abbondanza, invece, con una cornucopia.
Un altro bassorilievo, raffigurante due lingue strozzate da due bastoni e la scritta “maldire”, simboleggia la negatività della maldicenza.
Tra queste decorazioni spicca il ritratto di una giovane donna, riconosciuta come Francesca figlia di Bartolomeo Benassi, incaricato dal Concistoro di Siena per far costruire la fontana.
Nella parte superiore, decorata anche con elementi vegetali e marini, è inciso il nome dell’autore e l’anno.
Sono scolpiti anche lo stemma del Comune di Asciano (una zampa che afferra un’ascia), quello della famiglia di Vieri di Nanni, all’epoca Podestà di Asciano (lo stemma con tre spadini) e quello della famiglia di Andrea Capacci (stemma con cinghiale), Camerlengo di Siena nel 1471, e rappresentante massimo della Repubblica senese, committente dell’opera.
Sulla sommità doveva essere posta la lupa senese, probabilmente la stessa che oggi è custodita al Museo Palazzo Corboli.
PHOTO CREDITS
Francesco Giorni, Luciano Francini
INFO E ACCESSIBILITÀ
DOVE
Piazza del Grano, Asciano (Siena)
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